Adolescenza, opportunità o sfida?

L’adolescenza: che periodo!

L’adolescenza è una fase della vita compresa all’incirca fra i dodici e ventidue/ventiquattro anni (proprio così, circa vent’anni!). E’ al tempo stesso straordinaria e fonte di disorientamento. In molte culture l’adolescenza viene ritenuta un periodo particolarmente delicato sia per i ragazzi che per gli adulti che stanno loro vicino.

L’adolescenza non è un periodo di “pazzia” o di “immaturità” ma una fase di “capacità eccezionali”, caratterizzata da accentuata energia, emozioni intense, spinta “verso il nuovo”, forte creatività e consistente coinvolgimento nei rapporti sociali (e qui lancio subito una provocazione: ossia tutto ciò che la maggior parte di noi vorrebbe avere!).

Dell’adolescenza si tende spesso ad enfatizzarne le caratteristiche, diciamo così, “problematiche”: comportamenti a rischio, droga, alcol, “sbandamenti” vari e tutta una serie di altri problemi… come se appartenessero solo ai ragazzi adolescenti! (Seconda provocazione: quanti adulti hanno questi problemi? Forse hanno solo imparato a nasconderli meglio!)

Troppo spesso tendiamo a “vedere” (i media, ma spesso anche i genitori stessi, e una buona parte di insegnanti ed anche professionisti) i “problemi dei ragazzi” (che pure possono esserci) ma ci si “dimentica” degli aspetti di sviluppo insiti in questo periodo della vita. Spesso ci si fa guidare da falsi miti. Ecco, per prima cosa vorrei sfatare qualcuno di questi miti.

I falsi miti

Una delle più comuni convinzioni è che gli ormoni facciano andare “fuori di testa” i ragazzi. Falso. E’ vero che l’aumento di alcuni ormoni c’è ma non è tale da far andare i ragazzi “fuori di testa”. Ad influire sul passaggio dall’infanzia all’adolescenza sono i cambiamenti che avvengono nello sviluppo del cervello. Si intensifica l’attività di circuiti cerebrali che utilizzano dopamina, cioè un neurotrasmettitore fondamentale nella spinta a cercare gratificazioni. Questo comporta grandi cambiamenti: aumento della ricerca di esperienze nuove e stimolanti e aumento dell’impulsività. Contemporaneamente però cominciano a svilupparsi fibre nervose “regolative” che, appunto, regolano creando uno “spazio” mentale tra il desiderio e l’azione: è l’inizio del “controllo cognitivo” e anche della capacità di inibire gli impulsi. Da una parte lo sviluppo dell’ “acceleratore”, dall’altra lo sviluppo del “freno”: entrambi essenziali per viaggiare!

Non mi sembra scontato sottolineare che tali cambiamenti non sono “da evitare” o scoraggiare (anche perché si lotterebbe contro la natura!) ma sono tipici dell’essere umano ed evolutivamente fondamentali. C’è poco da fare, con l’ingresso nell’adolescenza, la vita “si infiamma”.

Un’altra convinzione abbastanza radicata è che l’adolescenza sia una fase di “immaturità” e che bisogna aspettare che i ragazzi “crescano”. Falso. In questo periodo “si lavora” e i ragazzi possono esprimere tutte le loro potenzialità, possono “fiorire”: fanno in grande ciò che è alla base dell’apprendimento, ovvero mettono alla prova i propri limiti e ricercano nuove ed eccitanti esperienze. Si stanno costruendo le basi per lo sviluppo di tratti fondamentali del “carattere” che consentiranno loro di vivere, da adulti, un’esistenza ricca di senso.

Veniamo ad un altro mito. Spesso si è convinti che un adolescente, per crescere, deve passare dalla completa dipendenza dall’adulto alla totale indipendenza da questi. Falso. E’ vero che c’è una spinta all’autonomia ma è altrettanto vero che i rapporti con gli adulti possono offrire molto anche durante l’adolescenza, tutto sta a trovare un “sufficiente equilibrio”; un percorso “sano” verso l’età adulta non porta al totale isolamento all’insegna del “fare da sé” ma ad una interdipendenza, ossia una sana e serena dipendenza reciproca.

Le caratteristiche dell’adolescenza

Possiamo dire in sintesi che le caratteristiche principali dell’adolescenza sono la ricerca di novità, la maggiore autonomia, il forte coinvolgimento sociale, la maggiore intensità delle emozioni ed una cospicua creatività e aumento della consapevolezza nell’esplorare le situazioni. Ma è chiaro che i cambiamenti dell’adolescenza hanno, come ogni buona medaglia, il loro rovescio. Tali cambiamenti possono avere sia risvolti positivi che negativi. Vediamoli nel dettaglio.

La ricerca di novità è il risultato della ricerca di gratificazioniAspetti negativi: Si tende a dare più importanza all’eccitazione e al brivido di una esperienza e a minimizzare i rischi della stessa esperienza; ciò può portare ad adottare comportamenti pericolosi o dannosi. Anche l’aumento dell’impulsività fa sì che si tenda ad agire senza prima fermarsi a riflettere sulle conseguenze. Aspetti positivi: Si sviluppa un’apertura nei confronti del cambiamento e una vivace curiosità per la vita, si tende a progettare e a sviluppare un buono spirito di avventura.

L’autonomia e il coinvolgimento sociale aumentano considerevolmente, le relazioni e i legami con i coetanei si intensificano e si creano nuove amicizieAspetti negativi: C’è il rischio isolarsi dagli adulti e di circondarsi solo di coetanei; tale comportamento è maggiormente presente quando c’è un rifiuto assoluto delle esperienze degli adulti e del loro modo di ragionare. Aspetti positivi: L’adolescenza è un “laboratorio di socialità” in cui si impara costruire relazioni di sostegno le quali sono, secondo le ricerche scientifiche, tra i fattori che influiscono maggiormente sul benessere nel corso della vita.

Le emozioni diventano più intense e donano all’esistenza una maggiore vitalità. Aspetti negativi: L’emotività potrebbe prevalere sul resto e generare azioni impulsive, sbalzi di umore e una facile reattività (i classici “scatti” che gli adulti difficilmente riescono a spiegarsi) che a volte possono portare a vivere male alcune situazioni. Aspetti positivi: A volte le emozioni intense sono fonte di carica vitale e di energia e possono donare quel gusto straordinario per la vita.

Aumenta la consapevolezza e la creatività nel pensiero. Nell’adolescenza cominciano a nascere nuove abilità di pensiero concettuale e ragionamento astratto; questi nuovi strumenti consentono di mettere in discussione lo status quo, di affrontare i problemi con strategie “fuori dagli schemi” e di produrre nuove idee, di produrre innovazione. Aspetti negativi: Mettere in discussione tutto può portare a qualche crisi di identità e ad essere vulnerabili rispetto alle pressioni del gruppo dei pari; ciò può comportare facilità a seguire comportamenti a rischio, senso di disorientamento e “sensazioni di vuoto” o sensazione di mancanza di scopo. Aspetti positivi: Queste nuove capacità di pensiero e immaginazione possono essere efficacemente utilizzate per far fronte alla routine tipica della vita adulta aggiungendo all’ordinario quel tocco di “personalizzato straordinario” che permette di vivere con pienezza la vita.

Adolescenza, opportunità o sfida?

Beh, entrambe. Le caratteristiche sopra citate sono, sia per i ragazzi sia per i genitori, una sfida: vivere l’adolescenza o vivere con un adolescente, sebbene per diverse ragioni, non è assolutamente facile, può essere faticoso e a volte doloroso. Tuttavia l’adolescenza è anche un’opportunità: si sviluppano quelle qualità che saranno utili per vivere una vita adulta piena e ricca.

Possiamo dire quindi che, nonostante tutte le sue contraddizioni e i suoi “incasinamenti”, l’adolescenza è un periodo della vita davvero affascinante!

A volte, quando vedo degli adulti interagire in modo eccessivamente duro o “sapiente” con un ragazzo o una ragazza, mi chiedo se in loro non si scateni una urgenza che, almeno in parte, deriva dal profondo desiderio di ritrovare quelle qualità tipiche dell’adolescenza (come la vitalità, le emozioni, la spinta a lanciarsi, l’amore per le cose nuove eccetera) che con il passare degli anni potrebbero aver perso.

Rivolgendomi ai genitori dico: non vi è mai capitato di guardare vostro figlio o vostra figlia e di pensare “mi ricordi qualcuno…”?

Rivolgendomi ai ragazzi (ma in fondo anche ai genitori) dico che l’adolescenza non è una fase della vita da superare o a cui si deve sopravvivere, è un periodo della vita molto importante da valorizzare, la cui essenza va tenuta viva.